La malaria è una malattia infettiva causata da un protozoo, un microrganismo parassita del genere Plasmodium, che si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare del genere Anopheles. Le zanzare infette sono dette “vettori della malaria” e pungono principalmente tra il tramonto e l’alba.
La malaria costituisce un enorme problema sanitario mondiale ed è la principale causa di morbilità e mortalità in numerose nazioni. In Italia è scomparsa a partire dagli anni ’50 e i casi di malattia che si verificano, comunque, ogni anno nel nostro Paese sono legati soprattutto ai turisti che rientrano da paesi malarici e all’immigrazione da tali Paesi.
La malaria si trasmette esclusivamente attraverso la puntura della zanzara Anopheles. L’intensità della trasmissione dipende da fattori connessi con il parassita, con il vettore, con l’ospite umano e con l’ambiente.
Circa la metà della popolazione mondiale è a rischio di malaria.
Specifici gruppi di popolazione a rischio includono:
- bambini piccoli che vivono in aree a trasmissione stabile e non hanno ancora sviluppato l’immunità protettiva nei confronti delle forme più gravi della malattia
- donne incinte non immuni, in quanto la malaria provoca un’alta percentuale di aborti e può portare alla morte materna
- donne incinte parzialmente immuni, in aree ad elevata trasmissione. La malaria può avere come conseguenze aborti e basso peso alla nascita, soprattutto se si tratta della prima o seconda gravidanza
- donne incinte parzialmente immuni affette dall’AIDS in aree a trasmissione stabile, per tutto il corso della gravidanza. Le donne che presentano un’infezione da malaria localizzata nella placenta hanno anche un rischio maggiore di trasmettere al neonato l’infezione da HIV
- persone affette da HIV/AIDS
- viaggiatori internazionali in provenienza da aree non endemiche a causa dell’assenza di immunità
immigrati provenienti da aree endemiche e i loro figli, che vivono in aree non endemiche e tornano nei Paesi d’origine in visita ad amici e parenti, sono similmente a rischio a causa del calo o assenza di immunità.